Calcolo del Valore Catastale
A
cosa serve il Valore Catastale?
Il valore Catastale di un immobile
viene utilizzato come valore per il calcolo
di varie imposte come:
Inoltre il valore catastale è il valore
che bisogna tenere presente nelle compravendite immobiliari, in quanto
il
prezzo di compravendita non deve essere inferiore al valore
catastale, pena la quasi certa ricezione di cartelle
esattoriali da parte dell'Agenzia
delle Entrate per
mancato versamento delle congrue imposte.
Nel caso di
compravendite con prezzo inferiore al valore catastale,
raccomando vivamente di far redigere ed allegare all’atto di
compravendita una perizia giurata da parte di un professionista
abilitato che assevera e relaziona il reale valore
di mercato dell’immobile prendendo in considerazione le reali
caratteristiche intrinseche ed estrinseche dell’immobile, in modo da
potersi difendere in caso di accertamento.
Queste
normative servono per contrastare l’evasione fiscale tuttora ancora
molto diffusa nel settore delle compravendite immobiliari.
Al
giorno d’oggi può capitare di essere costretti a dover svendere il
proprio immobile per far fronte a delle spese improvvise, ma questo
aspetto al fisco non
importa, quindi bisogna fare massima attenzione al prezzo di
compravendita,
ricordiamoci che in caso di sanzioni entrambe le parti sia chi vende
che chi
compra sono tenute a pagare le imposte in quanto dovute in solido dai
contraenti. Quindi raccomando vivamente prima di acquistare o vendere
un immobile calcolate sempre
il valore catastale.
In
fine il valore catastale
viene utilizzato anche per determinare il canone di locazione annuale
di un immobile in quanto per legge non deve essere inferiore al 10% del
valore catastale.
Voglio
evidenziare che il valore catastale detto anche valore fiscale
non è il valore
reale di mercato dell’immobile ma bensì viene
utilizzato per i
motivi sopra citati.
Un altro valore da prendere in considerazione
nelle compravendite sono i dati OMI
(osservatorio del Mercato Immobiliare) dell’Agenzia delle Entrate
che
forniscono un riferimento importante per chi deve vendere o affittare
un
immobile, in quanto si possono trovare i valori medi
trimestrali di
appartamenti compravenduti in quella specifica zona.
Per
essere
tranquilli nella compravendita bisogna verificare che l’importo che si
sta
compravendendo non sia anche (oltre al valore
catastale) inferiore al valore
minimo dei dati OMI, perchè
quello è il
primo campanello di allarme che fa scattare gli ulteriori accertamenti
da parte
dell’Agenzia delle Entrate.
Come
calcolo
ed
ottengo il Valore Catastale?
Il valore
catastale si
ottiene prendendo
come base la rendita catastale
presente all’interno della visura catastale,
qui sotto è presente uno
stralcio di visura catastale
riferito ad un immobile di categoria A.
Esempio
di
rendita pari a €
131,70, questo
importo lo si rivaluta per il 5%,
quindi si esegue questo calcolo
131,70 x 1,05 = € 138,285
Ora
che
abbiamo ottenuto la rendita catastale
rivalutata del 5% la
moltiplichiamo per
un coefficiente stabilito dalla legge, nel caso in cui l’immobile è
destinato a prima casa il nostro coefficiente sarà 110 quindi eseguendo il calcolo otterremo un valore catastale di (138.285 x 110) = € 15.211,35.
Nel caso di altre
case diverse dalla prima il coefficiente è di 120 quindi eseguendo il calcolo otterremo un valore catastale di 138.285 x 120 = € 16.594,20.
La
rivalutazione del 5% va eseguita in tutti gli immobili appartenenti
alle categorie A, C, D ed E, per gli immobili di categoria
B la rendita catastale viene
rivalutata del 40% ai sensi del decreto Legge del 03.10.2006, mentre
per i terreni non edificabili si prende come riferimento il reddito
domenicale e lo si rivaluta del 25%.
Una volta eseguito
il calcolo per la rivalutazione, i moltiplicatori da prendere in
considerazione sono:
-
110 Prima Casa
-
120 Diverse da prima casa
gruppo A, C,
-
140 Per i fabbricati delle
categorie B
-
60 Per i fabbricati
delle categorie A/10 e D
-
40,80 Per i fabbricati delle categorie C/1 ed
E
-
90 Per i terreni non
edificabili
Per
quanto riguarda i terreni
edificabili
il valore da prendere in
considerazione non è
il valore catastale bensì il Valore Venale.
Il valore venale è il valore in comune commercio al
1° gennaio dell'anno di imposizione,
avendo
riguardo alla zona territoriale di ubicazione, all'indice di
edificabilità,
alla destinazione d'uso consentita, agli oneri per eventuali lavori di
adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi
rilevati
sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche.
Il calcolo del valore
venale si esegue moltiplicando l'intera superficie dell'area
edificabile per il valore al mq definito dall'ufficio tecnico Comunale
utilizzando il valore della zona della specifica area fabbricabile.
04 Ottobre 2017
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